Chiosco - aroma da spargere come zucchero sul pianeta



“Non è l’angolo retto che mi attrae.
Né la linea retta, dura, inflessibile,
creata dagli uomini.
Quello che mi attrae è la linea libera e sensuale.
La curva che incontro nelle montagne
del mio paese,
nel corso sinuoso dei suoi fiumi,
nelle onde del mare
nelle nuvole del cielo,
nel corpo della moglie preferita.
Di curve è fatto l’Universo.
L’Universo curvo di Einstein.”
Oscar Niemeyer


L’idea è che un chicco di caffè, di forma ovale con un lieve solco che lo divide in due parti allungate, viene “piantato” nella terra. La metà che resta a cielo aperto si apre lungo la spaccatura naturale, i gusci così ottenuti liberano lo spazio vuoto nel quale altri potranno entrare liberamente.
L’idea diventa così il progetto del chiosco, costituito da una base e da due gusci-contenitore.
La base definisce in pianta uno spazio di forma ellittica, con un’altezza di quindici centimetri dal piano di calpestio, al fine di poter accogliere gli attacchi per gli impianti necessari al corretto funzionamento del manufatto e gli eventuali sistemi per l’ancoraggio provvisorio al terreno.
I due gusci-contenitore  accolgono da una parte, il banco che separa il barman dal pubblico e la macchina del caffè-espresso, dall’altra la seduta che segue la curva del piccolo spazio per il riposo e il piacere delle persone di incontrare altre persone.
Entrambi i gusci sono in materiale traslucido, in tal maniera coloro che si trovano all’interno del chiosco potranno vedere fuori e sentirsi parte del paesaggio.
Avere un’architettura trasparente significa dipingere nello spazio e con lo spazio, usando le masse di luce che hanno mille e mille esistenze e variazioni.
La parte che contiene il banco e la macchina del caffè è mobile; questo  piccolo spazio è posto su di una guida molto scorrevole in modo da potersi facilmente spostare. L’idea è che i due gusci possano avvicinarsi e allontanarsi tra loro.


Quando gli uomini hanno scoperto che "piantando" una pietra nel paesaggio tutto il caos intorno a quella pietra si coagulava in realtà, hanno inventato l'architettura e con gli occhi stupiti hanno continuato da quel giorno a rinnovare il magico rito.



Avere un'architettura trasparente significa dipingere nello spazio e con lo spazio, usando le masse di luce che hanno mille esistenze e variazioni




Disegni Tecnici

Editoriale Domus S.p.A. attraverso la propria rivista Domus, in collaborazione con illycaffè S.p.A., organizzano nel 2005 un concorso d'idee dal titolo: Espresso Spazio/tempo del caffè space/time of coffee





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