Museo dei Celti - 1998 -

MUSEO DEI CELTI IN ITALIA
- all'origine dell'idea nata nel corso di progettazione - Facoltà di Architettura a.a 1997/98 -


Bisogna risalire al X° sec. a.C. (periodo a cavallo tra l'età del Bronzo e del Ferro) per capire come il nostro territorio (attuale Lombardia) diventi lo spazio d’incontro tra il centro Europa e la penisola italiana, tra la popolazione dei Celti (cultura di La Tène VI sec. a.C.) e quella degli Etruschi. I due epicentri sono: Sesto Calende-Castelletto sopra Ticino-Golasecca ed i dintorni di Como; ipotesi confermata dai diversi ritrovamenti archeologici custoditi in parte nel museo civico di Sesto Calende. Nasce così l'idea del museo come ponte tra le diverse culture e contemporaneamente come percorso conoscitivo e di incontro col territorio circostante. La storia delle culture megalitiche d'Europa porta con sé il mistero dell'impossibile che si manifesta nella costruzione di Dolmen, Cromlech, Menhir. E' per questo che il museo sorge in un luogo "impossibile" da vivere, sulle acque del grande fiume Ticino quando esce dal Lago Maggiore.

La civiltà di Golasecca è quì intesa come luogo di scambio commerciale e di incontro tra le diverse culture del centro-nord Europa e il centro Italia (Etruschi e popolazioni del territorio padano); questa vocazione del luogo si sposa con la necessità urbanistica di collegare con percorsi pedonali, la sponda lombarda a quella piemontese poste all'interno del Parco naturale del Ticino. La scoperta dei resti di palificazioni in legno di rovere del ponte costruito dai Romani nel II° sec. a.C. nei pressi del castello medievale Visconteo (località Castelletto sopra Ticino) ci riporta indietro nel tempo, quando le truppe di Annibale, partite dall'Africa, misero in fuga i Romani col probabile aiuto dei Galli allora presenti sul territorio. Queste furono le motivazioni che diedero vita all’idea di una grande pietra (menhir) misteriosamente posta nel mezzo del grande fiume un tempo navigato dall’uomo, che potesse nuovamente accogliere la vita.
La forma del circolo insegue il tempo e la storia dell'uomo; dai ritrovamenti di Golasecca (località Sesto Calende) costituiti da circoli di sassi di fiume portati sul colle Monsorino dall'uomo, ai cerchi sacri dei Cromlech...., la colonna e la torre sino al museo Guggenheim di New York che lega il sacro al mondo contemporaneo dell'arte umana. Gran parte di questi luoghi sono accomunati da un confine puntiforme che racchiude in sé il vuoto abitato.

Il Museo dei Celti è stato pensato rivestito in lastre di acciaio COR-TEN al fine di rendere l'aspetto della costruzione antica come la storia che si vuole raccontare al suo interno, lungo il percorso delle due rampe.



Commenti

  1. Come ben sappiamo l'architettura ha la sua età; anche ai tempi però le opere non scherzavano.

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